Cinque gare finora a referto ed altrettante vittorie: l’Everest MioVolley ha iniziato con il passo migliore possibile la terza esperienza in serie B1 con 14 punti e la prossima sfida con BSC Materials Sassuolo (partita al via alle 20:30) nel mirino. Le emiliane, già affrontate nel precampionato, hanno finora vinto due volte, e rappresentano un’avversaria imprevedibile, motivo in più per non sottovalutarle. Ad analizzare la prima fase del campionato biancoblu alla vigilia della gara è coach Enrico Mazzola, artefice della promozione e della Coppa Italia, al secondo anno sulla panchina del MioVolley.
Il primo focus è sullo stato di forma della squadra e sull’andamento quasi netto con solo un punto dei quindici disponibili lasciato per strada. «Non mi ero fatto nessun tipo di programma – spiega coach Mazzola – Naturalmente si scende in campo per vincere però, non sapendo quali erano anzitutto le nostre potenzialità e il valore delle squadre avversarie, il primo obiettivo che mi ero posto era quello di creare il miglior gioco possibile. Per quanto riguarda le vittorie sono ancora in attesa di capire esattamente quali sono i valori del campionato: giochiamo una partita alla volta e cerchiamo di vincere ogni volta».
Il tecnico lodigiano scende poi più nel dettaglio di quella che è l’attuale situazione tecnico-tattica della sua squadra analizzando punti di forza e aspetti sui quali c’è ancora margine di miglioramento. «Quello che mi preme di più, e che dico sempre alle ragazze, è migliorare la fase del side-out cioè dare continuità al cambio palla. Far bene con continuità il side-out e la battuta, che è l’inizio del break point, fa molta differenza. Ogni partita ci dà delle indicazioni che possono essere positive o negative, indicazioni su che strada prendere per migliorarci. La situazione di cambio palla è quella che va cercata di regolarizzare con continuità, non perché non l’abbiamo, ma perché ritengo che nella pallavolo attuale fare cambio palla con continuità sia fondamentale. Per quanto riguarda invece muro-difesa la mia squadra è una squadra molto generosa: in fase di difesa la grande propensione a non far cadere mai la palla diventa fondamentale».